La scelta di Napolitano: le reazioni di Alfano, Bersani e Crimi

Un escamotage, quello del Capo dello Stato, che pare mettere d'accordo tutti. Con qualche distinguo..
di Sebastiano Solanosabato 30 marzo 2013
Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano

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Come al solito, ci ha dovuto pensare Giorgio Napolitano a sbrogliare la matassa, tirando fuori dal cilindro una soluzione che pare mettere d'accordo tutti i partiti, M5s compreso. Visto lo stallo che si era creato, con il Pdl contrario ad un governo tecnico, il Pd contrario al governissimo e il M5s indisponibile a qualsasi tipo di alleanza, la soluzione ideata da Napolitano, subito ribatezzata 'modello olandese', consiste nella formazione di una doppia commissione di 'saggi', con la prima ad occuparsi dei temi economico-sociali e la seconda a risolvere le questioni politico-istituzionali. Ora si attendono i nomi. Intanto, subito dopo il discorso, quasi tutti i leader hanno voluto esprimere il loro parere favorevole alla soluzione, di certo temporanea, prospettata da Napolitano.  Alfano: "Bene, ma è solo l'inizio di un percorso" - A nome del Pdl parla Angelino Alfano, che ha dichiarato: "Come ulteriore atto di disponibilità e di responsabilità verso il Paese, esprimiamo apprezzamento per la verifica programmatica auspicata dal Capo dello Stato, e speriamo che questo metodo dia buoni frutti, superando i veti e l’atteggiamento negativo del Pd". Il segretario del Pdl, però, è convinto che la strada indicata dal Presidente della Repubblica è solo l'inizio di un percorso, che deve portare a "un accordo pieno, politico e di legislatura tra le forze maggiori, che abbia al centro il rilancio dell’economia e la necessità di dare respiro fiscale alle famiglie e alle imprese", aggiungendo quindi che "se l’esplorazione avviata oggi porta verso questo esito, bene. Altrimenti la strada maestra è quella di tornare subito alle urne, senza frapporre alcun indugio". Bersani: "Pronti a seguire Napolitano" - Apprezzamento anche da parte del segretario del Pd Pierluigi Bersani che con un tweet ha fatto sapere: "Siamo pronti ad accompagnare il percorso indicato da Napolitano. Un governo di cambiamento e una convenzione per le riforme restano il nostro asse", e aggiungendo poi che "In un passaggio molto difficile il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scelto di dare all’Italia e al mondo un segnale di stabilità e di continuità delle nostre Istituzioni". Crimi:"Napolitano ci ha dato ragione" - I più entusiasti sono i cinque stelle che da giorni affermano, non senza polemiche, che il governo non è necessario, che basta il parlamento. Scrive su Facebook il capogruppo del movimento Vito Crimi: "E adesso subito le commissioni permanentI! Il presidente Napolitano, nel suo discorso di oggi, ci ha dato ragione. A chi sosteneva che le nostre teorie erano campate in aria e non trovano fondamento costituzionale, il presidente Napolitano oggi ha dato una risposta autorevole: un governo, sebbene limitato agli affari di ordinaria amministrazione, in Italia è operativo, con la collaborazione del Parlamento". La Lega: "E' un modello che avevamo proposto noi" - Anche Lega Nord si dice soddisfatta per l'esito, evidenziando i meriti della Lega Nord: "Il modello indicato dal presidente  Giorgio Napolitano ricorda quello olandese, lo stesso che la Lega Nord  ha proposto fin dall’inizio. Secondo noi è l’unico sistema valido per  uscire dall’attuale situazione di stallo politico e al tempo stesso per superare la crisi economica in cui si trova il Paese", ha dichiarato il capogruppo al Senato Giancarlo Giorgetti.  Scelta Civica: "Perfetta condivisione" - Piena condivisione del percorso tracciato da napolitano anche da parte di Scelta Civica che con Andrea Oliviero fa sapere: "Perfetta condivisione della scelta del capo dello Stato", sottolineando che si tratta di una linea "che avevamo auspicato perchè garantisce la continuità della presidenza della Repubblica e ci riporta in maniera ferma e netta alla centralità del programma, mettendo in secondo piano formule di governo che sono state elemento di discussione e che non hanno portato a nessun avvicinamento tra le forze politiche".