Casta continua

Tre sindaci finiscono al governoAl Pd il record dei doppi incarichi

Matteo Legnani

  di Antonio Castro Tre esponenti del nuovo governo, tre sindaci, tre incompatibilità da sciogliere. In mezzo la partita per non far cadere nel limbo del commissariamento i rispettivi comuni (Reggio Emilia, Padova e Salerno), evitare quindi elezioni amministrative anticipate e giocare una complicata partita a scacchi per la presidenza dell’Anci, l’Associazione dei comuni d’Italia.  Nella partita a domino delle nomine governative i primi cittadini (tutti e tre Pd) Domenico Del Rio (Reggio Emilia), Flavio Zanonato (Padova) e Vincenzo De Luca  (Salerno), sono incappati nella tagliola dell’incompatibilità. Tra le norme introdotte con il decreto anticrisi del 13 agosto 2011, l’art. 13 specifica che le cariche di «deputato e di senatore, nonché quelle di presidente del Consiglio dei ministri, di ministro, vice ministro, sottosegretario di Stato e commissario straordinario di governo, sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica e relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali (Province e Comuni) con popolazione superiore ai 5.000 abitanti». Insomma, bisogna scegliere la poltrona, e deve essere una e una soltanto. Leggi l'approfondimento su Libero in edicola sabato 4 maggio