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Pd-M5s, Mazzetti: "Bersani poteva diventare premier, ma pensò si trattasse di uno scherzo di Cruciani"

Il dirigente Rai racconta come Sonia Alfano abbia chiamato l'ex-segretario del Pd, dicendogli che c'erano 30 grillini pronti a sostenerlo. Ma Pier mise giù la cornetta

Sebastiano Solano
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Emergono nuovi particolari sui giorni, a dir poco concitati, in cui Pierluigi Bersani cercava di convincere il M5s ad appoggiare un suo eventuale governo. A rivelarli è oggi il dirigente Rai e blogger de Il Fatto Loris Mazzetti, coinvolto in prima persona nell'operazione. La regista dell'operazione sarebbe stata Sonia Alfano, che dopo aver lavorato alla fuoriuscita di circa 30 grillini avrebbe contattato Bersani. Questi, convinto fosse uno scherzo del solito Giuseppe Cruciani de La Zanzara, avrebbe messo giù il telefono, bloccando sul nascere la conversazione. Così, la Alfano avrebbe chiesto aiuto proprio a Mazzetti, che a sua volta si sarebbe messo in contatto con lo spindoctor dell'ex-segretario del Pd, Miguel Gotor. Qualcosa però andò storto, rivela ancora Mazzetti: i parlamentari temevano la trapppola e, forse, le ripercussioni del duo Grillo- Casaleggio. Dall'altro lato, buona parte del Pd lavorava già ad un'intesa con il Pdl, per cui se non se ne fece nulla. Insomma, Bersani era talmente terrorizzato da un eventuale scherzo telefonico della Zanzara-Cruciani, da essersi lasciato sfuggire forse l'unica occasione realistica di fare un governo con il M5s. Solo con la sua ombra, il bad boy di Radio24 ha fatto fuori Bersani e il M5s. Che dire: bel colpo!

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