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Bongiorno: Andreotti rispettava le istituzioni

L'avvocato che da deputato ha lavorato alla legge Severino: fuori dal Parlamento chi ha condanne gravi

Lucia Esposito
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“In carcere c'è gente per cui nessuno si preoccupa”. E sulla legge Severino: “C'è chi la voleva più rigorosa”. Parla a Repubblica l'avvocato Giulia Bongiorno che nella precedente legislatura è stata presidente della Commissione giustizia della Camera e,d a deputato, ha lavorato alla legge Severino sulla decadenza dei parlamentari condannati . “Andreotti sosteneva che chi rappresenta milioni di persone ha il dovere di rispettare le istituzioni più di chiunque altro anche quando le istituzioni ti danno torto. Non aveva voluto neanche che presentassimo querela contro i pentiti bugiardi perché temeva che screditandone uno avrebbe significato screditarli tutti, mettendo in crisi l'intero sistema. Questo non significa che non fosse convinto come lo sono io che tra magistratura e politica esiste un serio problema di rapporti. Ma quello scelto da Berlusconi è il modo peggiore per risolverlo”. Secondo la Bongiorno se per combattere pochi magistrati politicizzati ci si scaglia contro la magistratura tout court sarà un effetto boomerang. Bongiorno sostiene che buona parte del Pd sembra smarrito davanti alla questione giustizia e che solo Renzi dicendo “i condannati definitivi fuori dal Parlamento” abbia parlato chiaro. L'avvocato va giù duro contro Berlusconi sostenendo che "se la giustizia non funziona è soprattutto una sua responsabilità. Non ha hai voluto creare le condizioni per modificare il sistema" ues

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