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Immigrazione, Minniti: "Siamo ancora sotto il tunnel, ma si vede la luce in fondo"

Giovanni Ruggiero
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I dati per ora danno ragione al ministro dell'Interno Marco Minniti, i flussi migratori dello scorso luglio sono calati di circa il 4% rispetto all'anno precedente. Ma è lo stesso ministro a tenere i piedi per terra durante la tradizionale conferenza stampa al Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica: "La migrazione è un fenomeno epocale - ha detto - L'obiettivo che ci siamo dati è di governare i flussi migratori, il principio è la sicurezza dei cittadini. È ancora presto per fare una valutazione di carattere strutturale". La chiave di lettura per capire le sue mosse, Minniti la dà con una battuta: "Quando avevo il mio ufficio nella sede del Pci a Reggio Calabria, avevo una piccola targa con su scritto: 'Qui si lavora, non si fa politica'. Una risposta a chi negli scorsi giorni lo aveva accusato di sfruttare il suo ruolo e il suo impegno contro l'immigrazione per raccogliere consensi, tra i suoi detrattori, stando ai retroscena, anche Matteo Renzi. "Cinque Ong hanno firmato il Condice di condotta, quelle che operavano erano 8. Una non può operare perchè la sua nave è sotto sequestro dell'autorità giudiziaria ed è la prima volta che accade nel mondo. Due non hanno firmato, e rispetto questa scelta - ha detto Minniti - Pensiamo che ci debba essere un rapporto di fiducia tra il dispositivo di sicurezza e salvataggio nazionale e le Ong". "Migranti? Siamo ancora sotto il tunnel: il tunnel è lungo ma io comincio a vedere la luce alla fine. Non so se sono troppo ottimista. L'auspicio è che si possa continuare con l'impegno e la passione civile di un grande Paese che ha affrontato sfide difficilissime in questi anni".  I FLUSSI I flussi migratori «non governati minacciano la tenuta sociale e la democrazia del paese». Così il ministro dell'Interno Marco Minniti durante la conferenza stampa di ferragosto al Viminale . «Questa è la mia posizione politica, se ce n'è un'altra bene ma non deve iniziare con la parola emergenza. I flussi migratori sono un fenomeno epocale e non possono essere trattati come una emergenza». LA PAURA "Il diritto di chi è accolto è uguale a quello di chi accoglie punto se vi è un conflitto la democrazia rischia di perdersi. Il mio approccio è quello di ascoltare chi ha paura per liberarlo dalle paure. C'è invece qualcun altro che vuole inchiodare lo ha quelle paure"

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