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Luigi Di Maio, la vendetta del soldatino contro Beppe Grillo: "Adesso il capo sono io"

Andrea Tempestini
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Dai vertici del M5s cercano di minimizzare, affermando che il nuovo blog di Beppe Grillo è tutto tranne che uno strappo con il Movimento. Eppure, la realtà sembra differente. Anche e soprattutto considerate le parole scritte da Beppe nel suo primo intervento sul nuovo blog. E ancora, nelle ultime settimane si sono rincorse le indiscrezioni sui rapporti sempre più tesi tra Grillo e Luigi Di Maio, ma anche tra lo stesso Grillo e Davide Casaleggio. Leggi anche: "Guardate i sondaggi...": Di Maio tenta la Lega Il candidato premier da par suo, ospite martedì sera di Porta a Porta, ha affermato: "Il M5s lo ha iniziato lui, ma ora va avanti sulle sue gambe, è sempre più forte, questo senza parricidio e senza rinnegare il passato". Eppure, ciò che aggiunge subito dopo il leader, in un certo senso, fa capire come l'intesa tra i due fosse degradata: "Ora il M5s cammina sempre di più sulle proprie gambe. Beppe resta il garante e il padre nobile, poi però esiste un nuovo statuto, il sito Blog delle stelle e un nuovo simbolo. Grazie a Beppe il Movimento è nato e io ora sono il capo politico - sottolinea -. Il garante è un riconoscimento che si dà a chi lo ha fondato, senza con questo sminuire il ruolo di Beppe". Restano però le parole, pesanti come pietre: Grillo è il garante, "io" - ovvero Di Maio - sono il capo politico. Peccato che fino a qualche settimana fa, il "capo politico" sembrava essere Grillo, in tutto e per tutto. O al massimo Davide Casaleggio, che forse capo politico è ancora. E non a caso, Di Maio rivendica il suo ruolo di capo, in perfetta sintonia con quel Casaleggio che, probabilmente, di Beppe non ne voleva più sapere (un sentimento per altro reciproco).

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