"Dazi? Che proposta fessa", Calenda contro Salvini
Roma, 28 gen. - (AdnKronos) - E' scontro tra il segretario della Lega Matteo Salvini e il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, protagonisti nella giornata di oggi di un botta e risposta a distanza sui dazi. Tutto è iniziato con le dichiarazioni del leader del Carroccio che ha annunciato: "Se gli italiani mi sceglieranno come presidente farò come Trump: pur di difendere i lavoratori e gli imprenditori italiani, sono pronto a mettere dei dazi a protezione del Made in Italy". "Vuoi licenziare in Italia, produrre sottocosto all'estero e rivendere in Italia? Allora - questo il ragionamento di Salvini - paghi il 50% di tasse in più". Parole contro cui si è scagliato Calenda, che su Twitter ha scritto: "A Salvini il 'Premio per la proposta più fessa e irrealizzabile' che ha detto di voler mettere i 'dazi come Trump'". "Tre anni a Bruxelles a 20.000 euro al mese in Commissione Commercio e non sa - ha aggiunto il ministro - che i dazi li può mettere solo l'Ue e che l'Italia ha un surplus commerciale superiore a 50 mld mentre gli Usa hanno un deficit di 500 mld. Obiettivo distruggere Made in Italy". Non si è fatta attendere la replica di Salvini. "Calenda? Il classico burocrate dipendente da Bruxelles - ha detto a proposito del ministro -, complice della chiusura di migliaia di aziende italiane a causa della concorrenza sleale di imprese straniere e - ha concluso il leader della Lega - delle regole idiote imposte da Bruxelles".