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Matteo Renzi e le liste Pd, Enrico Letta a valanga: "Scelte tragiche, corsa verso l'abisso"

Giulio Bucchi
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Parla di "tragici errori", Enrico Letta. E la sensazione è che il Pd stia vivendo i suoi ultimi giorni di vita, per come lo abbiamo conosciuto. "Ricevo reazioni indignate da tutta Italia: non mi capitava da tempo...", ammette l'ex premier, che alla Stampa commenta le liste dei candidati appena uscite dalla penna del segretario Matteo Renzi. L'uomo che, per inciso, lo ha accoltellato per prendere il suo posto a Palazzo Chigi nel gennaio 2014. Leggi anche: Emma Bonino, Letta e il complotto contro Renzi "Sono attonito per quel che è accaduto. Sia per il merito che per il metodo: durante questo fine settimana si è consumata una vicenda dai contorni tragici - spiega Letta a proposito delle liste -. Nel rapporto con l'opinione pubblica questa vicenda si traduce in un altro insperato e immeritato regalo a Berlusconi e ai Cinque Stelle. Una incredibile corsa verso l'abisso". Non rasserena l'animo di Letta il siluramento dell'unico "lettiano" rimasto nel Pd di Renzi (anzi, nel PdR, partito di Renzi), Marco Meloni, che per sopravvivere era confluito nella corrente di Andrea Orlando e che non verrà ricandidato.

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