Rosario Dezio, consigliere Pd agli arresti domiciliari: bastonate e sevizie contro un operaio romeno
Bastonate e sevizie a un operaio romeno, colpevole di essersi appropriato di una bombola di gas per scaldarsi. La vicenda ha dell'incredibile e arriva da Vittoria, centro in provincia di Ragusa. Agli arresti domiciliari è finito Rosario Dezio, 41 anni, titolare dell'azienda agricola dove lavora la vittima, ma soprattutto noto esponente politico locale. Dezio, infatti, è consigliare comunale Dem, eletto con la lista “Nuove idee - i Democratici” ed era subentrato nel settembre scorso al collega di partito Fabio Nicosia, che nel frattempo era finito in carcere per presunto inquinamento mafioso del voto, insieme a suo fratello Giuseppe Nicosia, ex sindaco di Vittoria. Dezio era stato consigliere comunale, sempre per il Pd, anche nella scorsa legislatura e adesso deve rispondere di un ventaglio di reati: lesioni gravi, sequestro di persona e porto abusivo d'armi. Leggi anche: Quella foto della Boschi che sconvolge il futuro della politica Il brutale pestaggio sarebbe avvenuto qualche giorno fa, dopo che l'imprenditore agricolo avrebbe colto sul fatto due suoi operai romeni, che di notte a causa del forte freddo avevano rubato una bombola di sua proprietà. Uno dei due era riuscito a fuggire, mentre l'altro sarebbe stato bloccato dall'esponente politico che lo avrebbe picchiato. Dezio, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe anche imbracciato un fucile sparando un colpo per intimidire l'operaio. I due romeni, terrorizzati, sarebbero riusciti a scappare per i campi e avrebbero raggiunto un altro loro connazionale in un casolare abbandonato, dove avrebbero trovato riparo per la notte. Il giorno seguente il consigliere comunale, spalleggiato da un suo collaboratore, avrebbe fatto irruzione nel casolare, probabilmente seguendo un altro operaio dell'azienda che si era recato dai colleghi, per portar loro da mangiare. A quel punto, Dezio li avrebbe trascinati fuori con la forza e li avrebbe riportati in azienda. Qui, li avrebbe bastonati selvaggiamente, accanendosi su uno dei due, rinchiudendolo in un magazzino di sua proprietà e legandogli mani e piedi. Non contento, l'esponente del Pd, avrebbe appeso il malcapitato a una trave, continuando a infliggergli punizioni corporali a colpi di bastone per circa due ore. La vittima sarebbe stata liberata dopo l'intervento di un familiare dell'imprenditore. A denunciare l'accaduto alla squadra mobile di Ragusa e alla Polizia è stata una delle vittime, che ha raccontato particolari del brutale pestaggio. Gli agenti, a quel punto, si sono recati in un immobile fatiscente e qui hanno trovato l'altro rumeno picchiato, dolorante e per questo a letto. Gli operai, in tutto tre, sono stati trasportati in ospedale. Il più grave ha riportato ferite guaribili in 45 giorni. Una volta condotto in questura, Dezio avrebbe ammesso candidamente di avere pestato gli operai per impartir loro una lezione. Il gip, alla fine ha disposto a carico del politico la misura degli arresti domiciliari, mentre sono finiti denunciati due suoi parenti e un dipendente che avrebbero preso parte al pestaggio. L'azienda agricola di proprietà del consigliere comunale era già nota alle forze dell'ordine. Infatti, tempo fa aveva ricevuto un'ispezione dalla squadra mobile, impegnata in un'azione di contrasto al caporalato e allo sfruttamento della manodopera, fenomeni tristemente diffusi nelle campagne della Sicilia sudorientale. di Alberto Samonà