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Elezioni: boom Lega nella città del G7, a Taormina oltre il 23%

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Palermo, 5 mar. (AdnKronos) - Doppia cifra. La sicilianissima Taormina, la città scelta da Matteo Renzi per ospitare lo scorso maggio il G7, si sveglia roccaforte della Lega nell'Isola. Il partito di Salvini nella perla dello Ionio, infatti, incassa il 23,52 per cento dei consensi (1.294 preferenze), dietro solo al M5s, che si conferma primo partito (45,15 per cento), lasciando il Pd a un risicato 1,34 per cento (74 voti). "E' stata premiata la nostra coerenza - dice all'Adnkronos Giuseppe Perdichizzi, avvocato e responsabile della Lega a Taormina -. La città ha votato contro la Boschi e il Pd, contro l'Amministrazione comunale che con il partito di Renzi si era schierata, premiando chi ha scelto di non schierare cambiacasacca pronti a passare dal Forza Italia e dal centrodestra al centrosinistra in cambio di qualche poltrona". E il 'cappotto' del M5s che in Sicilia vince in tutti i collegi uninominali? "E' anche una risposta alla freddezza di Musumeci, a un governo silenzio e addormentato. In cinque mesi il presidente della Regione non ha fatto altro che procedere a nomine e buttare fuori la Lega dall'Esecutivo. Stimo personalmente il governatore, ma penso si sia troppo ingessato e la vittoria dei Cinque Stelle in Sicilia ne è la dimostrazione. Oggi la Sicilia è una bella addormentata, serve una politica del fare, questo chiede la gente e questo impersona Salvini. Certo per il centrodestra è un brutto segnale". Gli occhi adesso sono puntati alle amministrative. "A Taormina la Lega può contare su una bella squadra e adesso chiederemo che il candidato sindaco sia proprio un leghista... di Sicilia".

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