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Silvio Berlusconi, il vertice decisivo ad Arcore: "Come convincerò Matteo Salvini a ragionare"

Andrea Tempestini
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Ad Arcore, le notizie non incoraggiano Silvio Berlusconi: sempre più indizi, infatti, fanno ritenere che il patto tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini per la spartizione della presidenza delle Camere sia molto vicino ad essere chiuso, con Forza Italia tagliata fuori. Insomma, al quartier generale si respira del pessimismo. Nemmeno Gianni Letta, pontiere col Quirinale e uomo delle trattative, porta buone notizie. Leggi anche: La missione al Quirinale di Gianni Letta L'unico a non mollare sarebbe proprio Berlusconi: "Credo che ancora ci siano margini per realizzare un accordo diverso, prenderò in mano la situazione e lo farò ragionare", gli attribuisce il virgolettato Il Giornale. Il Cav conta sulla sua capacità di persuasione, grazie alla quale spera di richiamare Salvini al patto di lealtà al centrodestra. Il leader della Lega, però, non ha alcuna intenzione di rinunciare alla presidenza del Senato, per Giancarlo Giorgetti oppure per Giulia Bongiorno (anche se non si esclude che abbia carte coperte).

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