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Luigi Di Maio, salta la trattativa per il presidente del Senato con il centrodestra: "Per noi Romani è invotabile"

Giovanni Ruggiero
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Nei confronti della candidatura del forzista Paolo Romani alla presidenza del Senato, da giorni il ritornello dei grillini non è mai cambiato: "Quel nome è inaccettabile". A 24 ore dal primo giorno di voto per le presidenze di Montecitorio e Palazzo Madama, il no definitivo è arrivato direttamente da Luigi Di Maio che ha riproposto alle altre forze politiche un nuovo giro di incontri per sperare di raggiungere un accordo: "Nelle ultime ore - ha scritto il grillino sulla sua pagina Facebook - notiamo che ci sono difficoltà nel percorso che porta all'individuazione dei Presidenti delle Camere. Il Pd - così come il M5S - si è rifiutato di partecipare al tavolo di concertazione proposto dal centrodestra, e lo stesso centrodestra continua a proporre la candidatura di Romani che per noi è invotabile. Per questa ragione - ha conclusio Di Maio - proponiamo un nuovo incontro tra i capigruppo di tutte le forze politiche per ristabilire un dialogo proficuo al fine di un corretto processo per l'individuazione delle figure di garanzia per le presidenze delle Camere". Leggi anche: Salta l'incontro Di Maio - Berlusconi: la spifferata, perché ora è caos

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