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M5s, Luigi Di Maio: "Camera e Senato, votiamo scheda bianca"

Eliana Giusto
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Scheda bianca per M5S e Pd nelle prime due votazioni per i presidenti di Camera e Senato: sarebbero queste le indicazioni. Ieri 22 marzo infatti, è saltata l'intesa fra centrodestra e grillini che prevedeva l'elezione di Roberto Fico alla Camera e di Paolo Romani al Senato. I gruppi parlamentari sono riuniti per trovare un accordo che però si fa fatica a trovare. Anche Forza Italia potrebbe votare scheda bianca nelle prime due votazioni per eleggere il presidente del Senato, anche se si attende la riunione che si terrà negli uffici del M5S alla Camera. È quanto emerge da fonti azzurre. Leggi anche: Senato, il seggio fantasma: chi è l'uomo che può bloccare tutto Il regolamento prevede che Senato e Camera eleggano i loro presidenti a scrutinio segreto ma con una diversa procedura. Al Senato la seduta è presieduta da Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica. A Palazzo Madama l'elezione della seconda carica dello Stato avviene a scrutinio segreto e richiede la maggioranza assoluta dei voti dei componenti dell'assemblea nei primi due scrutini. Nel caso in cui non ci sia esito positivo, è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei senatori presenti nel terzo scrutinio. Se nessuno riporta la maggioranza richiesta, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che abbiano ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti, anche per il ruolo di supplente del capo dello Stato che il presidente del Senato è chiamato a svolgere. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età. Alla Camera la seduta è presieduta da Roberto Giachetti, vicepresidente nella scorsa legislatura. Per l'elezione del presidente, a Montecitorio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti nella prima votazione, la maggioranza dei due terzi dei voti nella seconda e la maggioranza assoluta dei voti dopo il terzo scrutinio.

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