Sondaggio Piepoli, effetto Siria sul governo
Sulla formazione del governo peserà molto la crisi in Siria. Nicola Piepoli, nel suo sondaggio per La Stampa, scrive che anche se "la situazione non è di emergenza perché la Costituzione esistente prevede la presenza dell'esecutivo in carica, cioè il governo Gentiloni che come presidente del Consiglio sta dando una buona prova di sé", "il problema sussiste: se un governo pro-tempore va bene per l'ordinaria amministrazione, va meno bene nel caso che capitino eventi eccezionali, come lo scenario di uno scontro internazionale, vedasi l'attuale tensione esistente tra gli Stati Uniti e la Russia. C'è bisogno quindi di un governo stabile e pronto a prendere eventuali decisioni anche in politica estera". Leggi anche: "Ecco che cosa farà l'Italia". Raid in Siria, parla Gentiloni: il destino delle nostre basi / Video Detto questo, continua il sondaggista, i dati delle ultime rilevazioni sono questi: "I due partiti vincitori delle elezioni del 4 marzo (Movimento Cinque Stelle e Lega) continuano a crescere nei consensi: i pentastellati salgono di più di 2 punti percentuali (dal 32,66 per cento al 35 per cento); anche per i leghisti la crescita è di un paio di punti (dal 17,37 per al 19,5 per cento). Il Partito democratico conferma la sua discesa (ora è dato al 17,2 per cento) mentre Forza Italia ristagna al 14 per cento. Questo è il quadro. Al Paese non resta che attendere fiducioso e senza fretta le decisioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella".