Il piano di Mattarella: un governo di responsabilità per evitare l'aumento dell'Iva
Dai verbali delle consultazioni al Quirinale - scrive Francesco Verderami sul Corriere della Sera - emerge un solo tema che unisce le forze politiche senza distinzioni: quello della "Responsabilità verso il Paese". Certo, una frase che ogni partito declina a proprio vantaggio e con la quale i politici sono soliti sciacquarsi la bocca come si fa con un colluttorio che tutte le schifezze si porta via (per un po', poi tornano). Ma è proprio a questo comune denominatore della "responsabilità", scrive Verderami, che Mattarella potrebbe rifarsi per inchiodare i partiti ed evitare che la legislatura appena nata finisca a settembre o a ottobre. E per provare a costituire la "maggioranza della responsabilità". Pd e Forza Italia si sono già dette disponibili, qualora altre ipotesi finissero in nulla. Lega e 5 Stelle, invece, si sono dette "avverse" a qualsiasi ipotesi istituzionale ed è chiaro che senza il loro contributo l'ipotesi sarebbe irrealizzabile. Ma Mattarella ha dalla sua il fatto di non aver "bruciato" i leader Salvini e Di Maio esponendoli con un pre-incarico. E vanta, dunque, nei loro confronti, un credito di gratitudine sfuggendo il quale M5S e Lega si assumerebbero integralmente la responsabilità di consegnare l'Italia a nuove elezioni. Tutto, salvo sorprese davvero clamorose, sembra portare verso il tipo di esecutivo auspicato dal capo dello Stato. Anche perchè, comunque, sia i grillini che i leghisti avrebbero la possibilità in ogni momento di staccare la spina a quel governo, la cui priorità sarà il varo di una legge di Stabilità "light", che eviti l'aumento dell'Iva esacerbando ulteriormente gli animi dei cittadini. E poi riformare il sistema elettorale. Leggi anche: Mattarella, le strade senza l'accordo M5S-Pd