Salvini: "No accordi un tanto al chilo"
Roma, 14 mag. (AdnKronos) - Ancora nessuna quadra tra M5S e Lega. "Non stiamo questionando sui nomi. Capisco che appassioni i giornalisti il candidato premier e il calciomercato, ma stiamo banalmente discutendo, anche animatamente, sull'idea di Italia" dice Matteo Salvini al termine delle consultazioni al Colle con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ma mentre pronuncia la frase, la telecamera del Quirinale riprende i due capigruppo, Giancarlo Giorgetti e Gianmarco Centinaio, che alle sue spalle si guardano complici e si lasciano andare a un sorriso. "Io sono appassionato al toto cose e non al toto ministri - mette in chiaro il leader della Lega - Non vogliamo prendere in giro il presidente e gli italiani perché ancora su qualche punto importante ci sono visioni diverse. Gli accordi un tanto al chilo non fanno per noi, speriamo di vederci presto o perché si comincia o perché ci si saluta". In tema di immigrazione "le posizioni di Lega e M5S partono da una notevole distanza e nel rispetto dei diritti umani, dei trattati, della solidarietà, lo dico da padre di famiglia, però mi rifiuto di pensare all'ennesima estate/autunno degli sbarchi, del business dell'immigrazione clandestina in saldo. E quindi su questo la Lega deve avere mano libera per la tutela della sicurezza dei cittadini e smantellare il business sulla pelle di queste persone". C'è poi la questione dei vincoli Ue. "O riesco a dar vita a un governo che ridiscute questi vincoli esterni" dell'Unione europea "oppure è un libro dei sogni. Non voglio prendere in giro nessuno. Il governo parte, e sarebbe una bellissima avventura, se può fare le cose - scandisce il leader del Carroccio - Se ci rendessimo conto che non siamo in grado di fare quello per cui gli italiani ci hanno votato, non cominciamo neanche". "Io devo sbloccare la possibilità di spendere soldi bloccati da vincoli e regole esterne", precisa, citando in particolare la situazione della mancata manutenzione delle scuole. "Nessuno si scandalizzi se per sincerità abbiamo chiesto qualche altra ora" per vedere se su questi temi, e "il tema giustizia è centrale e partiamo da posizioni differenti", si riesce a trovare una soluzione. "Sono in questa veste non solo di segretario della Lega - puntualizza - una mia precondizione perché il governo partisse era che non si rompesse l'alleanza di centrodestra. E quindi ringrazio sia il presidente Berlusconi che il presidente Meloni per la possibilità di tentare di dar vita a questo governo senza spaccare la coalizione con cui abbiamo preso 12 milioni di voti e a cui continuo a far riferimento". "Stiamo facendo uno sforzo enorme - sottolinea Salvini - perché se dovessimo dar retta ai sondaggi, che danno tutti la Lega in crescita, saremmo i primi a dire chi ce lo fa fare di trovare una quadra, lasciamo tutto nelle mani di Mattarella con l'ipotesi di andare al voto il prima possibile. Ma come ho detto sin dal 4 marzo, farò tutto il possibile per dare un governo serio a questo Paese". E a chi gli domanda se la trattativa con M5S si stia incagliando sul nome del ministro dell'Economia, Salvini risponde: "Fosse solo quello...".