Vincenzo Spadafora, il braccio destro di Luigi Di Maio che fa esplodere il M5s: se va lui nel governo, è finita
Malumori nel Movimento 5 Stelle per il possibile ingresso nel governo di Vincenzo Spadafora. Tra gli eletti M5S, riferiscono fonti pentastellate, la nomina a ministro del braccio destro di Luigi Di Maio viene data quasi per certa. Ma l'upgrade dell'uomo che ha curato a lungo i rapporti istituzionali del capo politico grillino non sarebbe digerito da una parte della compagine parlamentare. Spadafora da tempo è entrato nel "vortice" del toto-ministri. Per lui si parla di un ruolo come sottosegretario alla presidenza del Consiglio ma il suo nome circola anche per altri incarichi, come ad esempio quello di ministro per i Rapporti con il Parlamento. Leggi anche: Premier? Lui: qua siamo alla follia, disastro grillino Addirittura ieri, mentre le delegazioni di M5S e Lega erano riunite per limare il contratto di governo, circolavano rumors su una possibile entrata in scena del parlamentare afragolese nella partita che si sta giocando sul fronte della premiership. "Spadafora è arrivato ieri: se così fosse, il Movimento esploderebbe nelle mani di Di Maio in un quarto d'ora", dice tranchant un parlamentare. All'uomo ombra di Di Maio verrebbe imputata una responsabilità nello stallo che si è registrato durante la trattativa con il Pd dopo la chiusura provvisoria del forno leghista. "Un ginepraio - si sfoga un eletto M5S con l'agenzia Adnkronos - che avrebbe rischiato di far arenare definitivamente le chance del Movimento di approdare a Palazzo Chigi". Leggi anche: "Contratto chiuso", ultima buffonata M5s. Dalla Lega... Nato ad Afragola ma cresciuto a Cardito, Spadafora si affaccia alla politica con figure del calibro di Francesco Rutelli e Alfonso Pecoraro Scanio. Nel 2008 diventa presidente di Unicef Italia, passano 3 anni e nel 2011 gli allora presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, lo nominano primo Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. Alle politiche del 4 marzo Spadafora entra alla Camera dei deputati tra le file M5S e si guadagna un posto nell'Ufficio di presidenza di Montecitorio come segretario di presidenza. E ora il deputato campano potrebbe entrare nella squadra del governo giallo-verde targato M5S e Lega.