Denis Verdini: "Caro Silvio Berlusconi, adesso salva Forza Italia"
"Il governo dei sovranisti ha retto alla prima prova elettorale, anche se Salvini ne è uscito molto meglio del suo vicepremier dirimpettaio, che fa rima con Di Maio. Non c'è nulla da fare: al popolo sovrano questa strana coalizione piace, eccome". Denis Verdini, sul il Tempo, invita con una lettera Silvio Berlusconi a salvare Forza Italia scendendo in campo e tornando a essere Berlusconi. "Il vero rischio", infatti è per Verdini che "questo ircocervo politico finisca per consolidarsi a tal punto da diventare, al prossimo appuntamento elettorale, maggioranza e insieme opposizione. Un nuovo arco costituzionale". Leggi anche: "Perché Forza Italia è finita. E Berlusconi...": il big che lo sotterra / Foto Il punto è che ora Forza Italia "una dependance della Lega". Matteo Salvini "appare come una specie di ciclope politico in grado di divorare tutto quello che gli sta intorno, antipasto, primo secondo e frutta, cocomeri e Meloni compresi". Ma per Forza Italia "stare all'opposizione in Parlamento mentre il tuo principale alleato governa con i tuoi nemici" è un "ossimoro che può durare qualche mese al massimo". E il "rinnovamento" azzurro è solo un "cerotto". La verità, spiega Verdini, è che "senza Berlusconi Forza Italia non esiste. Forza Italia è Silvio Berlusconi. Se Berlusconi sparisce, sparisce Forza Italia. Per cui solo il ritorno in campo del suo fondatore la può rianimare". Certo, il Cav "non può più aspirare al 40 per cento dei consensi, e neppure può tornare ad essere il principe federatore di una coalizione fatta con Salvini". Il centrodestra è altissimo nei sondaggi e "se si votasse domani potrebbe conquistare una solida maggioranza in Parlamento, ma l'interesse di Salvini ora non sembra essere questo". Vuole che il centrodestra sia "tutto suo". Ma Berlusconi "non può accettare che finisca così"e "ha il dovere di liberarsi da questa trappola". Quindi deve smetterla "di recitare un copione che non è il suo", nei suoi confronti "non c'è più odio fra gli italiani" e "questo è un vantaggio. Ha il dovere di riprovarci, per la sua storia e il suo ruolo". Se "torna a fare il Berlusconi, quello che ha saputo per lustri parlare al cuore e al portafoglio degli italiani" c'è un popolo pronto ancora a seguirlo".