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Forza Italia sempre più giù: l'incubo del partito al 5%, così il partito può sparire

Matteo Legnani
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I sondaggi la danno tutti un po' lì: Swg all'8,2%, Pagnoncelli all'8,3%. Forza Italia, ormai, naviga ben al di sotto della soglia del 10% e ora l'incubo è che un'altra soglia possa presto avvicinarsi nelle rilevazioni degli istituti demoscopici: quella del 5%, che farebbe dell'una volta primo partito italiano una realtà delle dimensioni di Fratelli d'Italia (che tra l'altro, negli ultimi sondaggi è pure dato in crescita). Berlusconi è sparito, perchè con Salvini che tra poco imbroccherà anche le previsioni meteo, per il Cavaliere "è inutile muoversi adesso, meglio aspettare l'autunno". Ma c'è chi teme che, all'autunno, Forza Italia nemmeno ci arrivi. O meglio, ci arrivi con livelli di consenso talmente minimi da essere totalmente ininfluente, qualsiasi siano i piani di Berlusconi per il futuro del partito. Un autorevole esponente azzurro lo dice chiaro e tondo al Fatto Quotidiano: "Se continuiamo così, perdendo un punto al mese, a novembre finiremo per essere al 3% e a quel punto ce la batteremo con Fratelli d'Italia per evitare di essere l'ultimo partito del centrodestra". Ma basterà arrivare al 5% "per assistere a una fuga di massa, decine di uscite di gente che non vedendo un futuro farà armi e bagagli per trasferirsi nella Lega o altrove". Salvini, da parte sua, a Pontida non ha nemmeno mai citato nè Forza Italia nè Silvio Berlusconi. E per capire quale sia il clima all'interno del partito, basta leggere un paio di tweet recenti di Laura Ravetto: "In un ambiente di serpi non vince chi ha il veleno più potente, ma chi ha l'antidoto più efficace. E io mi sto attrezzando". E ancora: "Incredibile sentir parlare di rinnovamento in Forza Italia da parte di chi dovrebbe essere rinnovato". Leggi anche: Berlusconi, il retroscena inquietante su FI: quale è la vera paura del Cav

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