Luigi Di Maio: "Rapporti con Lega ottimi ma se le cose dovessero cambiare..."
I rapporti con la Lega "sono ottimi" ma dopo le elezioni europee del 2019, se sono vere le voci secondo le quali Matteo Salvini farà cadere il governo, e "se le cose dovessero cambiare, magari potremmo essere noi a fare delle valutazioni diverse". Luigi Di Maio, in una intervista a La Stampa difende però il governo giallo-verde: "In questo governo ognuno fa la sua parte. E nessun esecutivo è stato capace di fare quello che noi abbiamo fatto in un mese". Il prossimo passo sarà "il reddito di cittadinanza. Subito. Lo stiamo studiando assieme alla flat tax. Saranno riforme strutturali. Fatte in collaborazione con la commissione e con il Consiglio europeo. Ci sono cinque milioni di persone in povertà. È una emergenza assoluta". Leggi anche: Salvini frega i giudici, l'ultima impensabile mossa. Addio Lega: clamoroso piano per scamparl Lavoro - Eppoi la precarietà, "è una sciagura anche per le aziende, perché se non ci sono clienti si ferma anche la produzione. Ma quello che faremo per loro sarà più chiaro nella legge di bilancio, quando ridurremo il costo del lavoro". La riduzione del cuneo fiscale è l'obiettivo mancato di ogni governo ma "noi", continua Di Maio, "lo applicheremo selettivamente, per ambiti di competenza". E c'è il decreto dignità: "Ho ricevuto grosse critiche dalle organizzazioni che rappresentano le grandi industrie", "le piccole e medie imprese sanno che siamo al lavoro per ridurre la burocrazia e rendere meno pesanti per loro le buste paga". Immigrati - Quindi è tornato sulla vicenda dell'Inps e sulle tensioni tra Salvini e Tito Boeri: "Con la disoccupazione giovanile al 30%, mi pare complicato sostenere che l'immigrazione sia necessaria. E non importa se in questo momento non siamo di fronte a una invasione. È vero, c'è una differenza tra percezione e numeri, ma quella percezione non si può più ignorare, perché dimostra che il fenomeno è fuori controllo. E lo è perché è stato gestito male". Boeri "scade nel 2019. E su molte cose abbiamo una visione comune. Penso ai vitalizi e alle pensioni d'oro. Però l'Inps deve fare l'Inps e lasciare a noi il compito di fare politica".