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GIuseppe Conte, la sentenza di Luigi Bisignani: "Quando e perché andrà a casa"

Giulio Bucchi
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Il balletto osceno sul ponte Morandi, sulla guerra con Autostrade per l'Italia e sulle polemiche su chi deve ricostruire il viadotto, e soprattutto pagarlo, rischia di essere per Giuseppe Conte come l'ultimo spettacolo mentre il Titanic affonda. È Luigi Bisignani, sul Tempo, a mettere alla berlina le incertezze di un esecutivo e di un premier incapaci di dettare una linea precisa, di andare avanti a spron battuto per il bene del Paese. Risultato: a due settimane dal disastro, un'eccellenza mondiale come l'Istituto tecnologico italiano sulle colline dietro il viadotto Polcevera è ancora isolato dalla città, difficilmente raggiungibile, con tutte le relative, disastrose conseguenze. Leggi anche: "I sondaggi seri...". Bruno Vespa, la fine oscena del premier Conte "Tutti gli operatori del settore (digitale, infrastrutture, ndr) dovrebbero essere messi attorno ad un tavolo, come sta cercando di fare il Governatore Toti coadiuvato dal Sindaco Marco Bucci, e per almeno una settimana i vari Salvini, Di Maio e Toninelli dovrebbero ragionare oltre tweet e Facebook". "Ma questo - sentenzia amaro Bisignani - la coppia Conte-Casalino non è certo in grado di imporlo. Si perderà altro tempo anche perché le elezioni anticipate sono sempre più vicine, dal momento che il leader della Lega si è convinto di staccare la spina il prima possibile".

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