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Libia, si spacca il governo giallo-verde. Il ministro Enzo Moavero sfida Matteo Salvini

Cristina Agostini
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Mentre Matteo Salvini dialoga con Sarraj e appoggia Misurata, la Farnesina rappresentata dal ministro Enzo Moavero Milanesi ed Elisabetta Trenta sulla questione libica cerca di dialogare in accordo con il presidente francese Emmanuel Macron e con Sergio Mattarella. Leggi anche: "Chi può far saltare tutto...". Terremoto nei Cinque Stelle: governo a casa, il complotto Insomma, se nel contrasto tra le due capitali Tripoli e Bengasi, ergo Sarraj e Haftar, si inserisce Misurata la città delle milizie forti che hanno sgominato l'Isis a Sirte un anno fa e dove non a caso ha sede un ospedale militare italiano, con circa 300 tra medici, infermieri e soldati. Qui, sottolinea La Stampa, l'uomo forte è il vice di Sarraj, Ahmed Maitig, interlocutore fisso dell'ex ministro Marco Minniti, e ora vicino a Salvini. Il governo giallo-verde sta rivoluzionando lo schema di gioco in Libia. Moavero è andato in visita a Bengasi, per colloqui diretti con il generale Haftar in vista della conferenza internazionale di novembre sulla Libia che si dovrebbe tenere a Sciacca. I temi sono di fatto in contrasto con la road map francese di elezioni generali da tenere il 10 dicembre. E il dilemma  dell'Italia è quale atteggiamento avere nei confronti di Macron. Cosa farà il governo Conte? Che strada sceglierà tra quella di Salvini e Di Maio (contrari alla linea francese) e quella diplomatica di Moavero, Trenta e Mattarella che preferirscono procedere in accordo con la Francia?  

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