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Matteo Salvini, Berlusconi lo tenta sul voto anticipato: "No, con Di Maio rapporto ottimo"

Gino Coala
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Chi dava il centrodestra come un'idea superata dagli eventi e dalla storia dovrà ricredersi dopo il vertice a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni che ha chiuso l'accordo sui candidati alle prossime elezioni regionali. Non di più, per quanto Berlusconi abbia provato a minare le certezze dell'alleato leghista, instillando il dubbio sui nuovi amici di cordata al governo, quei grillini che fino a pochi mesi fa per l'intero centrodestra erano un avversario inavvicinabile. Leggi anche: Berlusconi, Salvini e Meloni: intesa sulla Rai al vertice del centrodestra, perché ora il M5s trema Il Cav non è tipo che si dà per vinto, così a un certo punto della riunione ha lanciato la stilettata a Salvini, come riporta un retroscena del Corriere della sera: "Matteo, questo è un governo eterogeneo, non può durare...". Il ministro dell'Interno non gli lascia neanche il tempo di finire e ribatte: "Scusami, ma non è così. I vari governi in cui è stato Mastella, a destra come a sinsitra, erano anche più eterogenei. Eppure sono durati". I toni restano sempre civili, certo il Cav non ha nessuna intenzione di mollare la presa: "Meglio se andremo a elezioni". Niente da fare, Salvini non raccoglie la provocazione e lo gela: "Se devo essere sincero, uno dei motivi per cui sono convinto che questo governo durerà è proprio Di Maio, con cui ho un ottimo rapporto". Il vertice finisce, ma non il botta e risposta che continua a distanza. Berlusconi fa trapelare le sue impressioni: "Abbiamo scavato un solco tra Lega e Cinquestelle". Il pizzino arriva tra le mani del braccio destro di Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, che a quel punto non le manda a dire: "Macché, il governo dura cinque anni".

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