Veneto: Azzalin (Pd), su bandiera della Regione Zaia rispetti la Costituzione
Venezia, 5 ott. (AdnKronos) - “Mescolare l'obbligo di esporre la bandiera veneta con l'intesa per l'autonomia è un cocktail inservibile. Zaia la smetta con i discorsi da bar e si comporti da presidente di Regione, uscendo da ogni ambiguità identitaria e indipendentista”. È quanto afferma Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico, a proposito dello stop della Consulta alla legge veneta e della volontà di Zaia di ripresentarla, convinto che l'attuale esecutivo non la impugnerà. “Ha una strana concezione delle istituzioni: al di là del governo amico o meno, le leggi devono essere fatte all'interno della cornice costituzionale. Nessuno calpesta la bandiera del Veneto, la Regione però è all'interno dello Stato. Credevamo se ne fosse fatta una ragione, invece continua con piccoli sotterfugi per fare da sponda alle pulsioni indipendentiste di qualche alleato - spiega - L'ambiguità leghista, al di là delle frasi di circostanza, non è mai stata sciolta. Non è mai stato ritirato infatti il Pdl 287 del consigliere Guadagnini sull'Indizione di un referendum consultivo sull'indipendenza del Veneto: come Partito Democratico avevamo chiesto fosse messo all'ordine del giorno in modo da fare finalmente chiarezza. Niente da fare, resta in un cassetto pronto a essere tirato fuori a seconda delle convenienze del momento”. “Questa pantomima identitaria deve finire, sono provvedimenti ridicoli, che costano tempo e denaro, visto le inevitabili impugnazioni con successive bocciature da parte della Consulta. Zaia smetta di intorbidire le acque legandoli all'autonomia: quella è un'altra partita che, vista l'impostazione data dal governatore, difficilmente porteremo a termine”, conclude.