Lega, il retroscena: irritazione con il Movimento 5 stelle. Si aspetta un segnale di Matteo Salvini
Bisogna "resistere, resistere e resistere". E' la parola d'ordine di Matteo Salvini che ora deve tenere tranquilli i suoi, irritati con gli alleati del Movimento 5 stelle. I leghisti di governo e non solo aspettano un segnale del leader per scatenare l'inferno, riporta il Corriere della Sera in un retroscena. La tensione è altissima. Leggi anche: "Perché dobbiamo farlo ministro". Di Battista svela la follia del M5s Motivo dello scontro è la manovra. Il braccio di ferro è in corso e non si sa ancora se si risolverà per le elezioni europee o se si giocherà l'anticipo delle politiche, ipotesi questa abbastanza improbabile ma sulla quale già scommettono in molti. Salvini però ai suoi lo ha detto: "Toglietevi dalla testa l'idea delle elezioni, perché Sergio Mattarella non lo permetterebbe. Siccome nessuno vuole tornare a votare, cinquanta scappati di casa per fare un'altra maggioranza li troverebbero in Parlamento". Certo il reddito di cittadinanza è un grosso motivo di scontro. "Sta nel contratto di governo", continua a ripetere il leader della Lega ma i suoi non ne possono più di sentirne parlare. Tanto che durante un convegno in Veneto, giorni fa, il governatore Luca Zaia prima ha ricordato che "qui da noi M5S sta all'opposizione" e infine ha concluso: "A forza di tirare troppo la corda, la corda rischia di spezzarsi".