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Diciotti, Luigi Di Maio in silenzio. Retroscena terrificante: "Avviso di sfratto", nel M5s lo fanno fuori

Giulio Bucchi
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Si gioca tutto, Luigi Di Maio. Non solo la faccia, ma pure la carriera. Oggi dalle 10 alle 19 sulla piattaforma Rousseau gli iscritti del Movimento 5 Stelle decideranno se dare il via libera al processo contro Matteo Salvini sul caso Diciotti. Il timore nei vertici dei 5 Stelle è che con un voto favorevole, cada il governo. "Il rischio c'è sempre, nessuno può sapere cosa uscirà da questo voto...", ha ammesso al Corriere della Sera l'onorevole grillino Emilio Carelli. Più che un processo a Salvini, però, sarà processo al leader del Movimento. Leggi anche: Diciotti, la farsa del voto M5s su Rousseau. Clamoroso sospetto, tutto pilotato? Questa sera è in programma l'assemblea di deputati e senatori dei 5 Stelle e una fonte anonima parla già di "assemblea di fuoco", perché l'accusa dei parlamentari è quella di aver drammatizzato la questione Diciotti mettendo il Movimento in un vicolo cieco. In tanti, non solo quelli della "fronda", avrebbero preferito un "sì" secco alla richiesta del Tribunale dei ministri. "Nell'entourage di Di Maio - si legge nel retroscena del Corsera -, serpeggia il timore che il fondatore Beppe Grillo abbia dato al capo politico un preavviso di sfratto". Da giorni il vicepremier è praticamente muto, a fronte di batoste elettorali e sondaggi horror. Dopo mesi di bombardamento, con l'accelerazione in tandem con Alessandro Di Battista, ora Di Maio sta raccogliendo solo cocci. Da qui il cambio di linea: "D'ora in avanti le sue parole d'ordine saranno affidabilità, responsabilità e credibilità". 

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