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Annalisa Chirico, il terribile sospetto sull'arresto dei genitori di Matteo Renzi: una bomba sui giudici

Davide Locano
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Tra chi si schiera senza indugi al fianco di Matteo Renzi c'è Annalisa Chirico, presidente dell'associazione Fino a prova contraria e da sempre piuttosto vicina all'ex premier. In una nota, la Chirico scrive: "Fino a prova contraria ha un nome che parla da sé: un paese civile attende le sentenze e non emette verdetti preventivi - spiega -. Il signor Tiziano Renzi è già stato indagato e archiviato a Genova e a Roma ma stavolta i magistrati hanno ritenuto necessaria una misura cautelare particolarmente incisiva". Dunque, la Chirico tra le righe avanza un sospetto ben delineato: "Se il gip ha atteso quattro mesi per autorizzare la richiesta di arresto, evidentemente le esigenze cautelari non erano così pressanti - sottolinea -. Ci auguriamo che il tribunale del Riesame chiarisca presto l'effettiva congruità di un provvedimento che appare sproporzionato: nelle more delle indagini, la limitazione della libertà personale dovrebbe essere riservata soltanto a casi eccezionali". Leggi anche: Annalisa Chirico umilia Andrea Scanzi "Sul piano personale - prosegue la Chirico - esprimo la mia vicinanza alla famiglia, al signor Tiziano Renzi che, dopo una vita da incensurato, ha preso familiarità con gli avvocati dal giorno successivo alla discesa in campo del figlio. E poi il mio pensiero va all'amico Matteo Renzi, alle prese con l'ennesimo stillicidio mediatico legato a iniziative giudiziarie dall'esito incerto. Con un tempismo singolare, gli arrestano i genitori negli stessi giorni in cui ha ripreso la sua attività pubblica. Matteo, non mollare".

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