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Regionali Sardegna, in che città è riuscito a perdere il M5s: semplicemente impensabile

Matteo Legnani
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"Cinque anni fa qui noi neppure c'eravamo". È questo il mantra che Luigi Di Maio e soci vanno ripetendo da domenica a tarda sera, quando già dagli exit poll s'era intuito che quella in Sardegna, per i 5 Stelle, sarebbe stata una catastrofe. Perché non va dimenticato che, se pur elezioni politiche ed elezioni amministrative non possono in un certo senso essere paragonate, è anche vero che il 4 marzo 2018 sull'Isola i 5 Stelle avevano ottenuto il 43% dei voti, mentre ora faticano ad arrivare al 10%. A dimostrazione che la loro sia una sconfitta senza mezzi termini, ci sono a dimostrarlo anche i Comuni sardi dove tra il 2013 e il 2018 i grillini hanno eletto loro sindaci e dove invece ieri hanno perso nettamente. Così ad Assemini, dove il 28 giugno scorso i grillini avevano eletto in municipio Sabrina Licheri e dove ora il candidato governatore Francesco Desogus si ferma al 18,5%. A Carbonia, storico "feudo rosso" espugnato dai grillini nel 2016, Desogus ha racimolato il 14%. A Porto Torres, dove i pentastellati governano il Comune dal 2014, il candidato governatore del M5S si ferma al 19%. Infine a Dorgali, dove il Movimento è al governo del paese dal 2016, Desogus si ferma al 23,7%. Leggi anche: Regionali Sardegna, Di Maio reagisce così alla disfatta: ma crede a quel che dice?

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