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Sergio Mattarella, perché è il migliore alleato di Matteo Salvini nel caos-Tav: Luigi Di Maio spacciato

Davide Locano
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Caos Tav. Caos assoluto, con il governo appeso a un filo. Matteo Salvini minaccia la crisi, Luigi Di Maio gli dà dell'irresponsabile. In tutto ciò il premier Giuseppe Conte ha gettato la maschera e si è apertamente schierato con i grillini. Tutto, ora, è possibile. Ad osservare preoccupato la situazione, ovviamente, c'è Sergio Mattarella: il Quirinale non vuole una crisi di governo. E Mattarella, sul caso Tav, ha idee ben precise che vengono rivelate dal Corriere della Sera: la sua principale preoccupazione riguarda il danno di reputazione che subirebbe l'Italia nel caso in cui chiudessero i cantieri della Tav. Anche per il Colle, proprio come per Matteo Salvini, l'opera si deve fare. Leggi anche: Mattarella-Conte, indiscrezione: rapporti tesissimi Certo, Mattarella non prende esplicitamente posizione, si muove dietro le quinte, non vuole drammatizzare una situazione già piuttosto esasperata. "Quel che gli preme - scrive il Corsera -, per dovere d'ufficio, è la stabilità (l'alternativa sarebbe una crisi con rapido ritorno alle urne) e il diritto dei cittadini - come ha ripetuto più volte - a vedersi garantita una decente mobilità, con infrastrutture adeguate. Se fra queste rientri o no la Tav, non l'ha mai detto". Resta il fatto che Mattarella, in questo momento, pare essere l'alleato migliore di Salvini in ogni scenario possibile. Il primo: un rapido ritorno alle urne, che nel caso di crisi sarebbe la prima scelta del leghista. Il secondo: il sostegno alla Tav, così come la sostiene Salvini. Anche in questo caso, dunque, il M5s e Di Maio pare che si siano mossi nel peggiore dei modi possibili.

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