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Luigi Di Maio contro Salvini, si arriva fino a Giuseppe Conte: inaudito, Palazzo Chigi "indaga" sul leghista

Giulio Bucchi
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Roba da "sfigati", anzi "da Medioevo". Per Luigi Di Maio il Congresso mondiale delle famiglie che andrà in scena a Verona dal 29 al 31 marzo è tutto questo, ma Matteo Salvini se ne frega e ci andrà lo stesso, nonostante gli insulti dell'alleato grillino e del suo braccio destro Stefano Buffagni ("La nostra idea di famiglia è diversa da quella che andrà in scena a Verona e che sembra piacere a una certa destra"). Leggi anche: "Una destra degli sfig***". Di Maio oltre il limite, come insulta i leghisti L'aspetto più "antipatico" di questa polemica, che fa emergere tutte le differenze culturali e politiche tra Lega e M5s, è però il fatto che si sia arrivati fino a Palazzo Chigi nel tentativo di mettere in difficoltà il vicepremier leghista. Il premier Giuseppe Conte, come ricorda Il Giornale, ha infatti chiesto "un supplemento di verifica sulla concessione del patrocinio all'evento chiedendo se vi sia un fine non lucrativo, condizione per l'ok che è stato dato in autonomia dal ministro leghista Fontana". Salvini fa spallucce, convinto che si tratti di una delle tante "armi di propaganda" usate dei 5 Stelle in queste settimane di campagna elettorale per le europee. 

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