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L'immigrato somalo che frega Matteo Salvini: annullato il decreto sicurezza

Cristina Agostini
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Il tribunale di Firenze ha dato ragione a un richiedente asilo somalo, ospite di una centro di accoglienza di Scandicci,  che aveva impugnato il decreto sicurezza perché si era visto negare l'iscrizione all'anagrafe. Il giudice in sostanza gli ha riconosciuto che per registrarsi è sufficiente il verbale, il cosiddetto modello C3, che viene rilasciato dalla questura al richiedente asilo. Peccato che il decreto sicurezza, all'articolo 13, stabilisca invece che il permesso di soggiorno non è un documento valido per ottenere la residenza anagrafica. Leggi anche: Immigrati, Casarini indagato. La pesantissima accusa della Procura per il capo della Ong Secondo gli avvocati dell'Asgi, appoggiati poi dal giudice, "il verbale rilasciato dalla questura al momento della domanda di asilo certifica la regolarità del soggiorno in Italia, assolvendo perfettamente alle condizioni previste dalla legge per l'iscrizione anagrafica". Registrazione che consente al migrante di accedere ad una serie di servizi, altrimenti negati: l'ottenimento della carta d'identità, le cure del medico di base, la residenza e un lavoro regolare. L'immigrato, vincitore del ricorso, era arrivato in Italia nel gennaio del 2018; si era visto negare la sua domanda dal Comune di Scandicci nell'ottobre dello scorso anno. Gli uffici avevano motivato il diniego appellandosi al decreto sicurezza vigente.  "Secondo un giudice del tribunale di Firenze tutti gli immigrati che arrivano in Italia hanno diritto ad essere cittadini iscritti all'anagrafe, a prescindere che gli venga accolta la domanda di asilo. Si tratta di un principio assurdo, cioè che chiunque arrivi anche clandestinamente debba ricevere aiuti dal nostro Stato. Presenteremo una legge per modificare il decreto sicurezza ed impedire che ciò possa accadere", tuona il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli: "E' un precedente pericoloso perché istiga all'immigrazione selvaggia in Italia. Adesso da migliaia di richiedenti asilo arriverà una valanga di ricorsi".

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