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Vittorio Feltri demolisce Giuseppe Conte: roba da condominio periferico di Foggia

Davide Locano
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La politica è quasi sempre stata noiosa, ripetitiva, senza guizzi. In questo momento è peggiorata: è una palude. Abbiamo un presidente del Consiglio, Conte, che si comporta come l'amministratore di un condomino periferico di Foggia. Un ministro del lavoro che non ha mai lavorato né mai lavorerà e che ha progettato di elargire il reddito di cittadinanza a chi non fa un tubo. Prima ha detto che avrebbe liquidato l'obolo il primo aprile, poi si è corretto dicendo: sgancerò a fine marzo per evitare che sembri un pesce, uno scherzo. Invece non ha versato ancora un euro per la semplice ragione che le casse dello Stato sono vuote come le tasche di tanti italiani spremuti dalle tasse. A questo punto siamo convinti che Di Maio non sia in grado di mantenere la promessa di aiutare i fannulloni. Chi vivrà vedrà. C'è un aspetto buffo di questa vicenda. Il governo ha deciso di assumere migliaia di navigatori incaricati di trovare posti di impiego agli assistiti. Dove li ha pescati? Tra i disoccupati cronici. I quali se non sono stati capaci di assicurarsi una collocazione remunerata come faranno a procurarne una agli sfigati del Sud e del Nord? Mistero. Sarà una catastrofe. Leggi anche: Vittorio Feltri durissimo contro i talebani anti-famiglia In attesa di capire cosa succederà allorché Gigino sarà costretto a rispettare le sue velleitarie promesse, constatiamo che i dati economici del Paese sono in costante crisi. Vero che la decrescita colpisce a livello internazionale, però l'Italia è l'ultima in classifica e non dà segni di risveglio, anzi, peggiora vieppiù. Tria nella sua disarmante semplicità afferma che siamo sull'orlo del fallimento. Se dice la verità si dimetta, altrimenti rimedierà una figuraccia. La Lega è l'unico partito che ha portato a casa qualcosa di positivo: la riduzione drastica dell' immigrazione clandestina e la legge sulla legittima difesa. Ecco perché Salvini si è garantito un successone certificato dai sondaggi. C'è chi lo incita a far cadere l'esecutivo prima delle elezioni europee. Al suo posto non lo farei, non conviene. Aspetterei che il Movimento 5 Stelle si bruci completamente, poi andrei all'incasso mobilitando le urne nazionali. Quelle che pesano sui nostri destini. di Vittorio Feltri

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