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Paola Nugnes fatta fuori dalla commissione. L'atto d'accusa: "Mi hanno sostituita d'ufficio"

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Cristina Agostini
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"Ho chiesto di essere sostituita per la seduta di commissione del 15 (sul decreto sblocca-cantieri) e questo è stato preso come pretesto per tenermi fuori per tutto l'iter del provvedimento". La senatrice grillina Paola Nugnes denuncia di essere stata fatta fuori: "Nonostante abbia dato comunicazioni formali e informali di non aver bisogno di sostituti per le sedute successive, mi è stato notificato direttamente in seduta, senza poter esperire il diritto di annullare la sostituzione, che sarei stata estromessa dalla discussione per l'intero iter del decreto sblocca cantieri". Leggi anche: Qui Di Maio non è il benvenuto. Gelo in diretta a Confindustria: come l'hanno "accolto"  "Prendo atto che per essermi permessa di muovere delle critiche, ora nei miei confronti vi sia un vero e proprio accanimento per emarginarmi. La verità è che qui le prerogative parlamentari vengono messe continuamente in discussione riducendo il nostro ruolo a meri pigia bottoni e che qualsiasi critica, ancorché costruttiva, sia vista come un dissenso sovversivo", sbotta la ribelle pentastellata. Che conclude: "Quando Mineo fu escluso dalla discussione per le riforme costituzionali, gridammo allo scandalo, oggi evidentemente i 5s al governo usano gli stessi strumenti di Matteo Renzi. Da parte mia ho inviato lettera formale, attraverso il mio collaboratore avvocato, ai presidenti di Camera e Senato per richiamare l'attenzione sull'accaduto e per sottolineare come la rappresentatività dei cittadini e la democrazia siano concetti desueti. Ho subito e subisco pressioni politiche per il solo fatto che non mi allinei sempre e comunque".

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