Matteo Renzi, la lettera con cui smonta il Pd: "Parlano soltanto di immigrati"
Matteo Renzi torna a parlare di immigrazione. Per l'ex premier si può discutere dell'argomento anche "senza usare i toni beceri di Matteo Salvini" e, più in generale, della destra. "L'Italia non ha un'emergenza immigrazione, ma tre emergenze gravissime: denatalità, legalità, educazione. La prima è la più preoccupante: un Paese senza figli è un Paese senza futuro. E paradossalmente non ne usciamo neppure con gli immigrati. La demografia segna la fine delle civiltà, non qualche migliaio di rifugiati che sbarcano nel Mediterraneo. E nel resto d'Europa "l'invasione" che paventano i populisti nasce dalle culle, non dai barconi" commenta Renzi sulle pagine di Repubblica. Leggi anche: Matteo Renzi condannato per danno erariale: quanto dovrà sborsare L'ex presidente del Consiglio fa un passo indietro e ammette che non è sbagliato dire "aiutiamoli a casa loro", è sbagliato "non farlo". Poi passa al caso più dibattuto delle ultime settimane: la Sea Watch e la capitana Carola Rackete, uscita indenne dalla vicenda nonostante la violazione delle leggi italiane. "Se Carola ha sbagliato manovra o infranto la legge, è giusto processarla. Se un immigrato ruba, è giusto processarlo. Ma questo vale per tutti: o la legalità vale sempre o non vale mai. Difficile credere a Salvini quando definisce delinquente Carola e invoca per sé l'immunità parlamentare per salvarsi. E questo vale per gli alleati grillini: possono urlare onestà fino allo sfinimento, ma resteranno per sempre i complici di chi ha fatto sparire 49 milioni di euro del contribuente", attacca. Renzi - sul quotidiano diretto da Carlo Verdelli - come detto riserba parole forti contro il suo stesso partito: "Il crollo nei sondaggi del Pd comincia quando si esaspera il tema arrivi dal Mediterraneo e allo stesso tempo si discute lo Ius soli senza avere il coraggio di mettere la fiducia come avevamo fatto sulle Unioni civili".