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Franco Frattini, un anno di lavoro "leghista": la voce, lui il Commissario europeo?

Davide Locano
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Continua la partita sui commissari europei, con la Lega e Matteo Salvini che tentennano su Giancarlo Giorgetti. Ieri, il vicepremier del Carroccio ha tratteggiato l'identikit del candidato: "Sicuramente un politico". Dunque il no a Gian Marco Centinaio: "Fa bene il politico". Due gli scenari, secondo Il Giornale: scegliere un nome di assoluto rilievo, spendibile anche nel 2022 quando si voterà per il successore di Sergio Mattarella. Oppure, se il governo Lega-M5s dovesse continuare, scegliere un nome che dia forti garanzie all'Italia in chiave europea. Un nome come quello di Giorgetti, appunto, sul quale però come detto si tentenna. Ed è qui che entra in gioco un secondo nome, a sorpresa, quello di Franco Frattini, ex ministro degli Esteri berlusconiano e da qualche tempo sparito dai radar della politica. Secondo Il Giornale, nell'ultimo anno Frattini "ha svolto un lavoro di accreditamento negli ambienti leghisti e grillini". E tra l'altro il suo nome sarebbe spendibile in entrambi gli scenari, dunque anche per il Quirinale nel 2022. Per inciso, sarebbe stata definitivamente bocciata l'ipotesi Giulio Tremonti. Leggi anche: Salvini, il sospetto su Conte: ha "bruciato" la carta Giorgetti?

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