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Alessandra Locatelli, la leghista neo-ministra alla Famiglia che fece sbroccare la sinistra

Davide Locano
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Nel mini-rimpasto che porta Lorenzo Fontana al ministero degli Affari Europei, al dicastero della Famiglia lasciato dal leghista arriva un'altra esponente del Carroccio, esponente della primissima ora: Alessandra Locatelli, 43 anni a settembre, una vita passata nel sociale tra disabili e minori. Formazione all'Università Statale di Milano Bicocca, per la laurea di primo livello in Sociologia ha scelto una tesi su "percorso di carriera delle donne nella pubblica amministrazione". Da sempre impegnata nella realtà politica locale, da consigliere di circoscrizione (la prima elezione a 22 anni) fino a segretario cittadino della Lega di Como nel 2016. Eletta con record di voti alle ultime amministrative nel capoluogo lariano, il sindaco Mario Landriscina l'ha scelta come vice e in giunta le ha affidato le deleghe a Politiche sociali e di sostegno alla famiglia, politiche abitative, solidarietà, piani di zona, lavoro, impresa sociale, reti sociali e decoro sociale. Leggi anche: Giuseppe Conte: "Ben lieto di accogliere Fontana" Nel suo passato, un'ordinanza che fece infuriare i progressisti, approvata dalla giunta di Como, un'ordinanza contro l'accattonaggio che vietava a senzatetto e persone che chiedono l'elemosina di stazionare in centro città. L'ordinanza portò a uno scontro con i volontari che assistono i clochard. Ma la Locatelli è sempre stata in prima linea in tutte le battaglie della Lega a Como: vicinissima a Nicola Molteni e fedelissima di Matteo Salvini, nel passato ha lavorato anche come volontaria nella Repubblica del Congo e in Nigeria, nelle missioni dell'opera Don Guanella.

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