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Giorgia Meloni, "ritorno di Fiamma". Fratelli d'Italia fa il pieno: un altro big di Forza italia va a destra

Giulio Bucchi
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La staffetta dei "ritorni di Fiamma" in direzione Giorgia Meloni ha fatto tappa in Sicilia e proprio da Catania è giunto un neoacquisto di peso: Salvo Pogliese, il sindaco della più grande città metropolitana guidata dal centrodestra targato, da ieri, Fratelli d' Italia. «È un ritorno a casa - ha spiegato il primo cittadino -, è il mondo all' interno del quale ho vissuto gli anni più belli del mio impegno politico giovanile...».  Leggi anche: Meloni e Salvini, la Lega smentisce l'accordo segreto. Perché Di Maio suda freddo È questa una delle novità presentate nel capoluogo etneo, piazza storica per la destra («pupilla dei miei occhi», la chiamava Giorgio Almirante) di cui Pogliese è guida dall' anno scorso. Non a caso proprio qui Giorgia Meloni ha voluto festeggiare il risultato delle Europee (con il 7,4% raggiunto in tutta la provincia) salutando i nuovi ingressi che rafforzano ulteriormente la sua "seconda gamba", quel contenitore conservatore e sovranista «sempre più blu» con cui FdI è pronta a sostenere un governo con la Lega di Salvini. «La finestra per andare a votare non è ancora chiusa - ha osservato la leader commentando il trend in ascesa dei sondaggi - e quindi vediamo...». Il tutto a discapito ancora una volta di Forza Italia e - questa è la novità - della neonata corrente di Giovanni Toti. Oltre a Pogliese infatti, Meloni ha ufficializzato l' arrivo di altri due big ex azzurri che erano dati anch' essi nell' orbita del governatore della Liguria e le cui assenze si erano notate alla convention del teatro Brancaccio: Basilio Catanoso - già deputato, primo presidente di Azione Giovani - e il suo network Muoviti Italia, e Guido Castelli, per due legislature sindaco di Ascoli Piceno. «Siamo la seconda forza del centrodestra, è ormai un dato acclarato», ha commentato Meloni che ha rivendicato «la credibilità, la coerenza, l' attenzione al territorio, il rispetto della meritocrazia di chi crea consenso» da parte di FdI come gli elementi «che hanno avvicinato tante persone che vogliono tornare a credere in una causa». di Antonio Rapisarda

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