Cerca
Cerca
+

Matteo Salvini, il retroscena sul piano di governo: "Spaccare in due il M5s per cancellare Berlusconi"

Davide Locano
  • a
  • a
  • a

Qual è il vero piano di Matteo Salvini? Per ora, certo, restare al governo. E poi? L'atteggiamento è ambiguo: prosegue col M5s, spende buone parole per Luigi Di Maio ma spesso picchia durissimo contro i grillini in generale. O in particolare. E un'interpretazione a questo atteggiamento la offre Augusto Minzolini, secondo cui il ministro dell'Interno mira ad "umiliare l'anima movimentista" del M5s. Con un obiettivo "estremamente ambizioso, quello di modellare, manipolare i 5 Stelle in modo che abbiano la faccia di Di Maio, non certo qualla di Roberto Fico, di Alessandro Di Battista, oppure di Beppe Grillo". Già, perché "con pentastellati che avessero quelle fattezze - prosegue Minzolini - l'accordo sul contratto si trasformerebbe in una vera e propria coalizione gialloverde, buona per il presente ma anche per il futuro". Leggi anche: L'ex di Forza Italia e la sua certezza sulle elezioni Vi è poi un secondo obiettivo, di natura tattica: Salvini, prosegue nel retroscena su Il Giornale, vuole andare al voto in primavera e sa che in molti vorrebbero sbarrargli la strada, in primis il Quirinale ma anche Giuseppe Conte. Dunque, "tenersi stretto Di Maio e un pezzo rilevante dell'area parlamentar grillina sarebbe l'antidoto più efficace contro un simile veleno", ovvero un governo tecnico o un governo del presidente. Ma questo secondo obiettivo è una sorta di ripiego. Il più importante è il primo, quello di manipolare l'alleato M5s per separare l'anima movimentista da quella che fa capo a Di Maio. Insomma, l'obiettivo è tenersi stretto Di Maio e il partito che gli resterà fedele. Un alleato potenzialmente perfetto, "strategico di governo, che gli consentirebbe di fare a meno di quella coalizione, a suo avviso stantia, che è il centrodestra", conclude Minzolini. Ovvero fare a meno in primis di Silvio Berlusconi.

Dai blog