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Giuseppe Conte, la rabbia di Matteo Salvini e Giuseppe Di Maio: "Quello si è montato la testa"

Davide Locano
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Era dall'11 luglio che Matteo Salvini e Luigi Di Maio non si incontravano faccia a faccia. Un summit lo aveva invocato il grillino nel momento in cui il governo sembrava a un passo dal collasso, nel giorno degli insulti incrociati per i casi Ursula van Der Leyen e fondi russi. E ieri, giovedì 25 luglio, quel faccia a faccia c'è stato. Doveva essere un pranzo, ma è stato più che altro un aperitivo a causa del ritardo con cui si è palesato il grillino. E che si sono detti, i due? Di certo c'è che al termine dell'incontro il ministro dell'Interno ha confermato: "Andiamo avanti". Già, si va avanti. Ma quel pranzo da molti è stato interpretato come un segnale a Giuseppe Conte, il premier che nel giro di poche ore ha fatto infuriare leghisti e grillini. I primi per l'informativa in aula al Senato sulla vicenda dei fondi russi, che non è propriamente sembrata una difesa di Salvini e Carroccio. I secondi per il dietrofront sulla Tav, sbloccata definitivamente dal premier. Insomma, Salvini e Di Maio di nuovo insieme, riavvicinati dalle mosse di un premier che ora, entrambi, forse guardano con sospetto. Leggi anche: Matteo Salvini: "Se ho fiducia in Giuseppe Conte...?" Tanto che, assicura Augusto Minzolini in un retroscena su Il Giornale, nel corso del pranzo-aperitivo, Salvini avrebbe detto a Di Maio, riferendosi al premier: "Giuseppe si è montato la testa, questo è sicuro. Non so se gli hanno solleticato l'ambizione con questa storia del suo partito (una voce girata negli ultimi giorni, ndr). O se, invece, è diventato solo uno strumento nelle mani del Quirinale: certe uscite non sono farina del suo sacco", ha concluso Salvini. Probabilmente, Conte, dal pranzo in questione in poi dovrebbe guardarsi le spalle dai suoi due vice...

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