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Matteo Salvini, i sondaggi: allarme rosso sull'effetto-boomerang. Come può fregarsi da solo

Caterina Spinelli
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La Lega aumenta sempre più il proprio consenso. I sondaggisti non ne hanno dubbi, dunque, chiedere al Paese "pieni poteri", per usare le parole di Matteo Salvini, potrebbe benissimo essere una strategia vincente alle urne ( o quasi): "È una narrazione che può sedurre - esordisce Antonio Noto, direttore della società Noto Sondaggi, sulle pagine del Giorno -. Dopo un anno e mezzo di governo inconcludente, però, a fronte della firma di questo eventuale assegno in bianco, gli italiani vogliono vedere i risultati". Ma solo in autunno - per il sondaggista- capiremo quanto "questa esasperazione dei toni sia stata apprezzata dagli italiani. Oppure se la crisi di Ferragosto, i comizi in spiaggia, questo stato di guerra permanente sia vissuto come un fastidio da quanti, ora, vogliono staccare". Leggi anche: Clemente Mastella, la profezia su Salvini: "La Lega al Sud non vince" Poi è la volta di Giuseppe Conte: "Il livello di fiducia del premier in questi mesi è aumentato. Certo, se si candidasse coi 5 Stelle, l'appeal scenderebbe, ma resta un personaggio percepito come di sinistra moderata" dice Noto. Per Renato Mannheimer, sociologo e sondaggista, invece, il peso elettorale di Conte "dipende soprattutto da cosa propone. Le ultime settimane di campagna elettorale, se non addirittura gli ultimi giorni, sono decisivi nell'orientare il consenso di almeno un terzo di elettori". Certo, il premier "è tra i più stimati, ora sembra essere l'anti-salviniano numero uno, ma non è chiaro cosa sarà in futuro" spiega al quotidiano. Differente il pensiero di Nicola Piepoli, fondatore e presidente dell'Istituto Piepoli, che vede Conte come "un servitore dello Stato, che non mira a organizzare un suo partito". 

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