Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, il giro di chiamate per convincere Forza Italia a un nuovo governo
Matteo Renzi e Maria Elena Boschi sono alle prese con gli azzurri di Forza Italia. A Palazzo Madama si parla di un piddino (Renzi) attivissimo nel chiamare uno per uno i forzisti più a rischio di ricandidatura per convincerli a sostenere un nuovo governo. La prova di forza di Renzi contro il segretario Nicola Zingaretti potrebbero riuscire, ma la solidità di una maggioranza alternativa - riferisce Il Corriere - oltre che dal sostegno in blocco degli eletti M5S, dipenderà soprattutto da cosa decideranno deputati e senatori di Forza Italia, dopo che Berlusconi avrà incontrato Salvini. Leggi anche: Il sondaggio di Termometro politico: gli italiani con chi vogliono che si allei Salvini? Al Senato Renzi e Luca Lotti controllano circa 35-40 senatori sui 51 totali del Pd, mentre a Montecitorio i renziani arrivano a quota 60-65 sui 111 deputati del Partito democratico. Il potere contrattuale dell'ex leader sta dunque tutto in questi numeri, dato che l'attuale segretario può contare su zero truppe. Anche il Movimento potrebbe riuscire nell'intento di convincere i dissidenti a sostenere l'asse. Forte del fatto che alla Camera i pentastellati sono 216 e al Senato 107. A questi vanno aggiunti poi una decina tra espulsi e fuoriusciti dal Movimento, oggi nel gruppo Misto. A minare le intenzioni di Salvini ci sono anche i 14 deputati di Leu, oltre ai 4 sempre della sinistra nel Misto al Senato, assieme al socialista Riccardo Nencini, Emma Bonino ed altri. Ma la grande incognita di questa operazione resta Forza Italia. Ufficialmente la posizione del partito, con 104 deputati e 62 senatori, è quella di andare subito al voto, ma tra gli azzurri c'è una fronda che potrebbe fare lo strappo e sostenere un governo di garanzia.