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Marco Minniti attacca Matteo Salvini: "La sua è una crisi di nervi per il Russiagate"

Cristina Agostini
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"Il gesto di forza compiuto da Matteo Salvini è stato un gesto di preoccupazione, di paura, di una persona in una autentica crisi di nervi". Marco Minniti, in una intervista a Il Fatto quotidiano, attacca il ministro dell'Interno: "Paura di cosa? Penso che le vicende relative al Russiagate gli abbiano fatto perdere sicurezza". Altrimenti, aggiunge, "un ministro, che è anche l'Autorità nazionale di pubblica sicurezza, sarebbe venuto a rendere conto del proprio operato in Parlamento". Invece, continua l'ex capo del Viminale, "non solo Salvini non è venuto in aula, ma pochi giorni dopo ha chiesto lo scioglimento dell'aula. Una cosa senza precedenti nella storia, seppure complessa, del nostro Paese. Salvini ha incominciato a capire che non è invincibile, che non sarà una passeggiata". Leggi anche: Open Arms, sbarcano i minori. Salvini subisce Conte: "Scelta tua, un pericoloso precedente" Minniti parla poi di una eventuale intesa tra il suo partito, il Pd, e il Movimento 5 stelle, dopo il fallimento dell'alleanza tra la Lega e i frillini: "Se Sergio Mattarella dovesse valutare che ci sono le condizioni per un accordo di fine legislatura ampio, solido, costruito su basi totalmente nuove rispetto al Contratto di governo di cui si è appena dichiarato il fallimento, è evidente che il Pd dovrà valutare con attenzione queste proposte". Ma deve essere chiaro, conclude l'ex ministro dell'Interno, "che si parte dalla prima regola, far consumare la crisi".

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