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Giuseppe Conte si muove per riaprire l'inciucio: "Di Maio non ha mai chiesto il Viminale". Siamo al ridicolo

Giulio Bucchi
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"In presenza del presidente Conte, non è mai stata avanzata la richiesta del Viminale per Luigi Di Maio, né dal Movimento 5 Stelle né da Di Maio stesso". È il premier Giuseppe Conte, tramite "fonti di Palazzo Chigi", a intervenire in prima persona per spianare la strada all'inciucio eliminando uno degli argomenti polemici che separavano Pd e M5s.  Leggi anche: Zingaretti convoca la cabina di regia. Il Pd va a sbattere contro il Quirinale? Dal Nazareno avevano spiegato come le "ambizioni personali" del capo grillino a occupare il Ministero degli Interni mettessero a rischio la trattativa, provocando le smentite di rito dei 5 Stelle. Che ora, con una nota ufficiale, rilanciano: "Bene la chiarezza fatta dalla presidenza del Consiglio circa le false indiscrezioni trapelate nelle ultime ore. Al contempo, accogliamo positivamente le parole di apertura di alcuni autorevoli esponenti del Partito Democratico sul ruolo del presidente Giuseppe Conte - si legge in riferimento a una premiership-bis -. Sì a un dialogo sul programma e sui temi. Il M5s vuole innanzitutto parlare di soluzioni per il Paese, in una fase che consideriamo delicatissima a seguito dell'apertura di una crisi che ci vede estranei a ogni responsabilità". Tutto molto bello, ma la verità è che nel Pd si discute ancora di poltrone, e nello specifico quella da vicepremier richiesta dall'onnipresente Di Maio per sé e per Nicola Zingaretti. Il segretario dem anche in questo caso nicchia: se accettasse, dovrebbe quasi automaticamente accettare di lasciare il suo ruolo di governatore del Lazio aprendo un nuovo pericolosissimo fronte elettorale.

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