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Paolo Becchi a Di Maio e Casaleggio: "La Rete decreterà le sorti del governo? Ma chissà se Mattarella accetta"

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Caterina Spinelli
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"Non è detto che il suicidio che ha proposto Grillo vada in porto. Viene lasciata agli attivisti la possibilità di opporsi votando sulla piattaforma Rousseau". Paolo Becchi aggiorna lo stallo sulla crisi di governo, che vede due forze politiche - Pd e M5s - alle prese con un matrimonio non solo contro natura, ma che potrebbe decretare la morte del Movimento. "Eppure Davide Casalaeggio, in accordo con Di Maio, non ha indetto subito la votazione, in deroga al regolamento delle 24 ore, anzi non ha neppure indicato una data certa". Leggi anche: Becchi contro Grillo: "Giuda, altro che Grillo, tu ha incontrato Satana" La paura del filosofo arriva al passo successivo, "quando il presidente della Repubblica avrà dato a Conte l'incarico (come presumibile) e la Rete sarà interrogata e voterà". In caso l'esito fosse negativo, il governo appena formato potrebbe saltare. "Ma - si chiede Becchi - Mattarella potrà mai accettare un percorso che pone la Rete sopra le sue stesse prerogative da Capo dello Stato. Questo è il problema, qualcuno dovrebbe farglielo presente".  Aggiornamento dalla crisi di governo: pic.twitter.com/f6At4xr7XU— Paolo Becchi (@pbecchi) August 28, 2019

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