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Fabio Rampelli, il retroscena sul taglio ai parlamentari: "Adesso si arriverà a votare per il dopo Mattarella"

Giulio Bucchi
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Il "suicidio di massa" dei parlamentari che hanno si sono auto-tagliati le poltrone ha perlomeno un effetto salvifico e positivo per questa legislatura, che secondo un retroscena di Augusto Minzolini sul Giornale dopo il voto di martedì è di fatto "blindata". Anche per questo la legge grillina è stata votata, con entusiasmo o mestizia che sia. GUARDA IL VIDEO - "Secondo mandato per Mattarella?". Schema-Napolitano, Conte allo scoperto "Nessuno qua dentro avrà più voglia di urne - ammette sconsolato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia, pur favorevole al provvedimento -, sapendo che alle prossime elezioni un terzo di noi, è già scritto, non ci sarà più. Così sarà questo Parlamento ad eleggere il successore di Mattarella". Al di là di slogan e propaganda, è questa la prima, pesantissima conseguenza politica di quanto accaduto a Montecitorio. Anche a fronte di tentazioni suicide di elezioni anticipate solo per un regolamento di conti interno (ad esempio, Nicola Zingaretti contro Matteo Renzi) "l'ipotesi non sarebbe in ogni caso possibile prima del giugno prossimo, quando, tra referendum confermativo e tutto il resto, la legge - secondo il diktat del Quirinale - diventerà applicabile", spiega Minzolini.

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