Giancarlo Giorgetti, "crisi di sistema". Sgancia la bomba: la telefonata di Conte che darà il via alla crisi
Secondo Giancarlo Giorgetti "siamo di fronte a una crisi di sistema", e "servirebbe una risposta della Politica con la P maiuscola". L'intervista dell'ex sottosegretario e numero 2 della Lega al Corriere della Sera si traduce molto facilmente: un tavolo che riunisca Carroccio, Pd e M5s per riscrivere la legge elettorale, magari per ripescare il Mattarellum che "ha dimostrato di funzionare". Leggi anche: Adesso capite perché? Giorgetti, la clamorosa svolta al centro "Io valuto favorevolmente che nel deserto della politica qualcuno cominci a porsi il problema di come uscire dalla crisi", spiega Giorgetti, e "accettare di confrontarsi per dare al Paese una prospettiva democratica credo sia giusto e doveroso". Anche se il Pd, per ora, sembra voler tornare al proporzionale, Giorgetti lancia un appello: "Il tavolo presuppone che intorno siedano interlocutori rappresentativi e convinti che alcune questioni debbano essere decise insieme. A meno che qualcuno non pensi che un governo di minoranza possa fare tutto da solo...". In attesa che a gennaio la Consulta dia il via libera o meno al referendum sulla legge elettorale proposto dal leghista Roberto Calderoli, il tema della riforma elettorale è già all'ordine del giorno in Transatlantico. E la politica insegna che quando cominciano le trattative per cambiarla, il governo è agli sgoccioli. Quando arriverà la fatidica "telefonata" auspicata da Giorgetti tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini, significa che il premier avrà dato, più o meno consapevolmente, il via alla crisi.