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Mara Carfagna, la replica a Silvio Berlusconi: "Inutile? Glielo faccio vedere"

Davide Locano
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"Voce Libera" non sarà un partito, non sarà una corrente e non nasceranno gruppi parlamentari autonomi. Presentando la sua associazione, Mara Carfagna spiega bene di cosa si tratta. Un think tank. Un pensatoio. L' obiettivo, assicura la vice presidente della Camera, è «unire, non dividere». E dare voce, appunto, all' area moderata che non vuole un centrodestra egemonizzato dai sovranisti. Leggi anche: Renzi strizza ancora l'occhio a Mara Carfagna «Sarà un' avventura bellissima, grazie a chi mi ha spinta e incoraggiata e a chi si è messo a disposizione», dice Mara, spiegando che la sua ambizione è quella di dare spazio «a quell' Italia stanca dall' eterno teatrino politico, di chi pensa che il Paese sia sempre in campagna elettorale e di chi pensa a fare l' influencer invece di far politica. Quello lasciamo che sia la Ferragni a farlo, che certo non pretende di governare il Paese». Piazza di Pietra. Nel salone della Camera di Commercio si passano in rassegna i presenti per fare un calcolo veloce di quanta parte di Forza Italia stia con Mara. Seduti in platea ci sono i parlamentari Paolo Russo, Andrea Cangini, Marcello Fiori, Renata Polverini, Barbara Masini, Laura Stabile, Marzia Ferraioli, Gigi Casciello, Massimo Mallegni, Franco Dal Mas, Dario Bond, Enzo Fasano, Raffaele Baratto, Osvaldo Napoli, Daniela Ruffino, Maurizio Carrara. In totale sono una trentina gli azzurri, tra deputati e senatori, che hanno dato la propria adesione a Voce Libera. In sala, inoltre, erano presenti anche Gaetano Quagliariello, l' ex senatore Domenico Scilipoti (semplice curiosità, la sua) e il leader di Energie per l' Italia Stefano Parisi. LA PLATEA Sono stati ufficializzati anche i primi nomi del comitato scientifico. Ci sono l' economista Carlo Cottarelli, l' avvocato Alfonso Celotto, i professori Alberto Brambilla, Fabio Roversi Monaco, Filippo Sgubbi, Riccardo Puglisi, Emanuele Massagli, Alberto Mingardi, Francesco Perfetti e l' architetto Enzo Pinci. Aderisce anche Giuliano Urbani, dopo che un altro fondatore di Forza Italia, Antonio Martino, aveva declinato l' invito a essere presidente onorario dell' associazione. Cottarelli mette in chiaro che la sua non è una scelta di campo: «Io faccio parte di diversi comitati scientifici, ma non c' è nessuna intenzione di scendere in politica, continuo a fare quello che faccio», assicura mister Spending review. Che torna a dare la sua ricetta per i conti pubblici: «In Italia possiamo anche crescere dell' uno, 1,5%. Con le entrate, se si fanno le cose giuste, si risolve anche il problema del debito pubblico». RISPOSTA AL LEADER Silvio Berlusconi dice che l' associazione è inutile? «Mi fu detto che stavo facendo una cosa inutile anche quando presentai la legge sullo stalking, una delle cose di cui vado più fiera. Da oggi dimostreremo le nostre ambizioni e i nostri obiettivi. Lo prendo come un augurio dunque...», risponde Carfagna. Che comunque assicura: «Non mi farete mai litigare con Berlusconi. Lo convinceremo con i fatti». Il Cav «ha sempre avuto la capacità di dare spazio ad una pluralità di voci. In Forza Italia sono nate tante associazioni e anche la nostra ha come obiettivo quello di mettere benzina nel motore del nostro partito e del centrodestra». Mara risponde anche a chi, nel partito, la invita a scegliere: o dentro o fuori. «In questo periodo c' è più gente fuori dal partito che dentro...». Ma l' idea di dar vita a una scissione non è nel suo futuro, gli obiettivi sono chiari: «Dare voce alle vittime di una giustizia ingiusta e agli imprenditori che non devono essere usati come bancomat. Vogliamo scommettere sulle donne e dare voce al Sud. C' è bisogno di una politica che faccia ciò che serve al Paese e che non pensi solo ai sondaggi». di Salvatore Dama

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