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Bonaccini ingaggia anche Sala per farsi tirare la volata decisiva e snobba i big del Pd

Marco Rossi
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Allontanati i big del partito, Stefano Bonaccini sceglie il sindaco di Milano Beppe Sala per lanciare i propri candidati alle Regionali. Lo scrive il Fatto quotidiano in edicola sabato 28 dicembre. Domenica prossima, a Imola, saranno solo loro due sul palco a presentare le sei liste a sostegno del bis del governatore dem. L' ennesima scelta a conferma di una campagna elettorale senza il Partito democratico: assente nei manifesti e nella presenza. "È stato uno dei primi a interpretare un nuovo centrosinistra aperto alla società civile. Incarna anche il modello di una metropoli che è cambiata, Milano e l' Emilia-Romagna sono le due realtà che crescono di più nel Paese e hanno innovato come nessuno in questi anni" ha sottolineato Bonaccini. Per approfondire leggi anche: Stefano Bonaccini contro Lucia Borgonzoni Un asse che potrebbe riflettersi anche a livello nazionale nel futuro. Il nome del primo cittadino milanese, molto stimato in ambienti eterogenei, è spesso citato da chi non ama Nicola Zingaretti e vorrebbe vederlo come prossimo premier. Magari proprio in tandem con lo stesso Bonaccini. In caso di vittoria il prossimo 26 gennaio il presidente dell' Emilia-Romagna verrebbe incoronato come l' uomo che ha salvato il Pd dall' ennesima sconfitta.

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