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Sardine, Mattia Santori ammette il declino: "Siamo solo alla fase due". Ma anche Giuseppe Conte lo snobba

Caterina Spinelli
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I bei tempi sembrano finiti anche per le Sardine. Il tanto acclamato presidio a Scampia (Napoli) è stato un vero e proprio flop, in piazza giusto una decina di pesciolini. "Lì era previsto l'arrivo di Salvini - spiega Mattia Santori in quella che sembra una vera ossessione -. Ma il leader della Lega ha poi cambiato idea e il presidio ha perso significato". E a chi, come il Corriere della Sera, gli chiede se non teme un declino, il front-man risponde: "Stiamo avviando una seconda fase, ma le piazze non le abbandoniamo". D'altronde i pesciolini amano definirsi "partigiani del nuovo millennio". Leggi anche: Sardine, parla l'esperto: "Il loro destino è quello di finire come i 5 Stelle. Devono fare delle scelte" Partigiani, però, che sembrano aver dimenticato le loro fondamenta visto e considerato che fanno già gli occhi dolci al governo: "La prossima settimana incontreremo a Roma i ministri Giuseppe Provenzano e Francesco Boccia e anche il premier Giuseppe Conte". Peccato però che il presidente non abbiamo mai risposto alla loro lettera, come ricorda il quotidiano. "C'è attenzione e disponibilità - ribatte immediatamente Santori - è stato solo un problema di agenda". Sarà, eppure sembra che anche la sinistra si sia dimenticata di loro. Nicola Zingaretti, proprio in queste ore, ha rinnovato la necessità di correre con i Cinque Stelle alle prossime regionali, senza alcun cenno a sardine varie. 

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