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Giorgetti e Renzi, "intesa della Buvette" per mandare a casa Conte: le incognite coronavirus e Meloni

Giulio Bucchi
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L'hanno già ribattezzata "l'intesa della Buvette". Il coronavirus è la (drammatica) occasione giusta per mandare a casa Giuseppe Conte. Lo pensano sia Giancarlo Giorgetti sia Matteo Renzi, che secondo il Giornale e vari retroscena incrociati starebbero lavorando in questi giorni per trovare la "piattaforma".   Leggi anche: "È più forte l'odio di Renzi per Conte...". Fontana e Gallera, l'audio rubato: bomba politica La parola chiave, da qualche ora, è "governissimo". Altrimenti detto "governo di salute pubblica" per superare l'emergenza sanitaria e quella economica che è all'orizzonte, con una recessione tecnica sempre più probabile. Giovedì mattina Matteo Salvini ha espressamente indicato anche un riferimento temporale: per tornare al voto occorrerà aspettare "otto mesi", nei quali però Conte non potrà restare a Palazzo Chigi. E allora?  "L'emergenza c'era prima e ci sarà anche dopo il coronavirus", spiegava Giorgetti in aula, mentre si votava il decreto sul contenimento dell'epidemia. Gli ha fatto eco Renzi: "Vista la situazione - spiegava a Maria Elena Boschi e ad altri collaboratori - un esecutivo con dentro tutti, senza distinguo assurdi, è la miglior soluzione possibile. Non per me, ma per il Paese". Conte, con i suoi errori di comunicazione, avrebbe prodotto "un danno enorme all'estero, oltre che in Italia". Lo scenario, sottolinea il Giornale, è ancora "futuribile e complesso", anche perché il Pd si è già tirato fuori: "Non potremo mai governare con Salvini", ha spiegato a Sky Tg24 Francesco Boccia. E anche Giorgia Meloni no pare interessata, anche perché fare l'"opposizione responsabile" in termini di sondaggi a Fratelli d'Italia sta pagando eccome. Ma l'evoluzione del coronavirus è imprevedibile, così come gli sviluppi politici che potrà determinare nelle prossime settimane. 

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